Portwest Guanti da lavoro in pelle: come sceglierli e come curarli

I guanti da lavoro sono Dispositivi di Protezione Individuale obbligatori per legge. A ogni professione corrisponde un tipo di guanto, con specifiche tecniche particolari. I guanti in pelle sono tra i più comuni, perché questo materiale permette un’efficace protezione e un ottimo confort.

Tipologie di pellami per i guanti da lavoro

Per la realizzazione dei guanti da lavoro si possono usare pelle bovina, ovina o di capretto.

Pelle bovina: è molto resistente e durevole. È naturalmente più spessa delle altre e per questo predisposta anche alla protezione termica.

Pelle ovina: è ugualmente durevole, ma più sottile, e quindi permette una maggiore flessibilità. I guanti in pelle di capra si modellano perfettamente attorno alla mano, e sono quindi adatti ai lavori più complessi, in cui serve la massima sensibilità al tatto.

Pelle di capretto: della pelle di capretto si usa solo il pieno fiore, perché è troppo sottile per ricavarne la crosta. Garantisce un’ottima resistenza all’abrasione e al taglio, ma anche precisione di tocco.

I guanti in pelle da lavoro sono anche disponibili in pelle fiore o in crosta, vediamo le differenze:

Pelle fiore: è il lato superiore, la parte esterna della pelle dell’animale. Offre il più alto grado di destrezza, confort e precisione tattile. Si divide a sua volta in pelle primo fiore e pelle con fiore corretto. La pelle primo fiore è il tipo di pelle più pregiata. La superficie non viene alterata in alcun modo, viene effettuata solo la rimozione del pelo. La pelle con fiore corretto viene invece rifinita con dei trattamenti che coprono o correggono la superficie originale per renderla uniforme.

Crosta: è il lato interno della pelle, ottenuto per raschiatura. È la parte meno pregiata, ma garantisce un’ottima resistenza all’abrasione. È più adatta ai lavori pesanti, alla manutenzione di oggetti taglienti e alla saldatura.

Fondamentale è anche lo spessore del pellame. Possiamo dire, con qualche approssimazione, che più è spessa, più è resistente, ma se è più fine è più morbida e permette più destrezza.

Per quali professioni sono adatti i guanti in pelle?

I guanti da lavoro in pelle sono necessari per moltissime professioni. Autisti, saldatori, agricoltori, ma anche addetti alle celle frigo, boscaioli e lavoratori edili possono trovare il guanto più adatto a loro.

Grazie alle sue particolari qualità, infatti, la pelle si presta benissimo come protezione da molteplici rischi. Esistono guanti anti impatto, guanti antitaglio, anti vibrazione e guanti termici di protezione dal freddo. Con speciali rivestimenti, i guanti di protezione in pelle possono avere il massimo grip e permettere una presa in totale sicurezza, mantenendo ottima sensibilità durante la manipolazione di oggetti.

La pelle è un materiale estremamente versatile, che può dare prodotti finiti molto diversi tra loro. I trattamenti superficiali possono renderli idro od olio repellenti, palmi e dita possono avere un ulteriore protezione e possono essere foderati in pile per mantenere il calore. Il rivestimento in aramide li rende resistenti perfino all’arco elettrico.

Come curare i guanti in pelle

Un buon guanto permette di lavorare in piena sicurezza e dobbiamo scegliere solo il meglio. Ma non basta. Il guanto, infatti, non è un semplice capo di abbigliamento e per funzionare bene ha bisogno di manutenzione. Molti professionisti non sanno come curare i guanti in pelle e rischiano, con trattamenti sbagliati, di rovinare anche i prodotti della miglior qualità.

Come si puliscono i guanti da lavoro in pelle? La regola è questa: i guanti in pelle non vanno mai immersi in acqua. Che abbiano o meno protezioni, imbottiture, rivestimenti o fodere, mai lasciarli a mollo.

La lavatrice è assolutamente sconsigliata. Il contatto prolungato con l’acqua, infatti, espone la pelle a un irrigidimento e a una perdita della forma originale. Un guanto duro non solo è scomodo, ma rende anche difficoltosi alcuni movimenti.

Pulire un guanto in pelle è molto facile, basta un panno umido imbevuto d’acqua. Se ci sono macchie persistenti, si può usare una piccola quantità di sapone neutro. Si strofina rapidamente, facendo attenzione a passare in tutti i punti, anche tra le dita dove è più difficile arrivare.

Dopo un lavaggio veloce, i guanti vanno indossati da umidi per far prendere la forma delle dita. Devono asciugare all'aria, a temperatura ambiente e non sotto al sole. Non possono andare in asciugatrice e, se posti ad asciugare sul termosifone, perdono la loro naturale elasticità. Anche gli agenti chimici possono rovinare la pelle in modo permanente. Se i guanti vengono a contatto con sostanze nocive vanno immediatamente ripuliti.

Esistono anche dei prodotti appositi per curare il guanto dopo la pulizia. Si tratta di creme o balsami che nutrono la pelle e la proteggono. In spray o liquidi, basta una passata sul guanto ben pulito e la pelle ritroverà il suo colore e la sua morbidezza.

Un piccolo accorgimento: la pelle animale usata per i guanti è completamente diversa dalla nostra e quindi non si possono usare gli stessi prodotti. Molti utilizzano creme idratanti per trattare i guanti, ma questa pratica è sconsigliata perché comporta, sul lungo periodo, un deterioramento della pelle, che potrebbe indurirsi e spaccarsi.

Se ci sono dei prodotti specifici è sempre meglio usare quelli, e sarebbe bene acquistarli direttamente insieme ai guanti, così da iniziare subito un trattamento regolare per mantenerli in ottime condizioni.

Perché la manutenzione dei guanti da lavoro è importante?

Avere dei guanti da lavoro puliti è fondamentale e non si tratta solo di una questione igienica. Il momento della pulizia dovrebbe essere un’occasione per controllare lo stato di tutto il guanto.

Mentre si cura la superficie del guanto, si devono osservare attentamente il palmo, le dita e il polsino. Bisogna controllare che la fodera interna non presenti lacerazioni e che le cuciture non siano allentate.

Ogni singola parte dei guanti da lavoro riveste una funzione precisa e non averne cura potrebbe esporci a rischi anche molto seri. Il polsino, ad esempio deve garantire che il guanto stia ben ancorato alla mano, ma se questo è allentato o non chiude più bene il guanto rischia di sfilarsi. Sul palmo ci può essere un rinforzo antitaglio e anti abrasione. È ovvio che se questa parte è danneggiata, la nostra mano potrebbe subire un danno importante.

Anche per quanto riguarda la comodità, dobbiamo controllare che il guanto abbia mantenuto la sua calzata originale e il massimo confort. La mano ha bisogno di muoversi e il guanto non deve ostacolare i movimenti, ma assecondarli. La mano sta nel guanto per molte ore, e una sollecitazione ai muscoli delle dita potrebbe avere delle ripercussioni anche serie. Se la pelle è diventata rigida e costringe le dita a fare uno sforzo innaturale, è ora di comprare un nuovo paio di guanti da lavoro. Anche i prodotti migliori, a un certo punto, non sono più sicuri e vanno sostituiti tempestivamente.

I migliori brand di guanti antinfortunistici in pelle: Portwest

Le mani sono la parte più esposta a rischio, per questo quando si tratta di scegliere dei guanti da lavoro è fondamentale affidarsi ad aziende dalla grande esperienza, che possano assicurare una protezione totale.

Portwest è sicuramente una garanzia in questo campo, dato che da anni investe in ricerca per tessuti e materiali sempre più innovativi e altamente performanti. Guanti in pelle resistenti all’acqua, con fodera antitaglio, rivestimento in insulatex contro il freddo, fodera in pile, rinforzo in aramide sono solo alcuni dei modelli che possiamo trovare sul catalogo.

Sebbene molto diversi per caratteristiche tecniche, tutti offrono una qualità davvero ottima. Con questi guanti da lavoro possiamo lavorare in piena sicurezza, perché garantiscono la massima protezione.