Scarpe da lavoro antinfortunistiche: come pulirle e curarle

Le scarpe da lavoro sono Dispositivi di Protezione Individuale obbligatori per legge. Ad ogni professione corrisponde un tipo di calzatura adatta, con specifici requisiti tecnici. Un falegname avrà bisogno di una protezione antitaglio, un elettricista di calzature a isolamento statico, mentre per un saldatore serviranno scarpe resistenti alle alte temperature. 

Requisiti per partire... con il piede giusto

Scegliere bene è fondamentale e ogni lavoratore sa di cosa ha bisogno per la propria comodità e per rispettare gli standard di sicurezza. Affidarsi alle migliori marche è sempre la scelta migliore, considerando che parliamo, appunto, di dispositivi per la sicurezza. 

Scarpe di qualità garantiscono sicurezza, ma anche confort e benessere. Specie nei lavori in cui si sta sempre in piedi, sentirsi comodi è fondamentale, o a fine giornata gonfiori e dolori si faranno sentire. 

Un aspetto essenziale delle scarpe da lavoro è la traspirabilità, che non è un requisito esclusivo delle scarpe antinfortunistiche leggere ed estive. Soprattutto chi lavora in ambienti caldi ha bisogno di scarpe dall'alto potere traspirante, che permettono il ricircolo dell’aria ed evitano l’eccessiva sudorazione del piede. Non è solo una questione di odori sgradevoli, ma di benessere. La giornata lavorativa è lunga e stancante, ed è importante che il piede non risulti troppo affaticato o accaldato.   

Un altro fattore da tenere in considerazione è senz'altro la composizione della calzatura da lavoro. Molte scarpe antinfortunistiche hanno un rivestimento in materiale idrorepellente che le rende impermeabili e protegge l’operatore da schizzi di qualunque materiale liquido. 

Questa protezione è indispensabile in molti luoghi di lavoro e fa sì che la scarpa rimanga asciutta e pulita, dal momento che i liquidi non “attaccano” sulla superficie, ma scivolano a terra. Certo, una cosa è se ci va l’acqua, ma con fango e sporcizia è tutto un altro discorso. Queste scarpe vanno pulite molto bene perché eventuali residui o detriti possono compromettere l’impermeabilità della tomaia. 

La manutenzione è essenziale per scarpe antinfortunistiche sicure

Avere delle scarpe altamente performanti dipende senza dubbio dalla qualità del prodotto acquistato, ma la manutenzione gioca un ruolo fondamentale. Le scarpe da lavoro vanno regolarmente lavate e trattate. Alcune hanno bisogno di maggior pulizia, specie se la suola è a contatto con sporcizia o materiale potenzialmente nocivo. 

Alcuni materiali, ad esempio gli acidi, sono dannosi anche per le scarpe e un contatto prolungato può provocare usura e deterioramento. In questo caso la pulizia è indispensabile, perché permette di mantenere le scarpe antinfortunistiche in buono stato e farle durare. 

Ci sono scarpe da lavoro che per il loro contesto d'uso devono essere sempre pulite, e in alcuni casi la questione igienica è particolarmente importante. Pensiamo alle scarpe da chef: normalmente la tomaia è composta da microfibra resistente a batteri e residui organici, ma bisogna comunque prestare particolare attenzione alla pulizia di queste calzature. 

Anche per le scarpe con suola antiscivolo serve un occhio di riguardo: fango, detriti e sassolini vanno rimossi accuratamente perché se i solchi non sono liberi i tasselli non fanno grip al suolo e il livello di sicurezza può essere compromesso.

Le scarpe per i lavoratori aeroportuali hanno parti in materiale hi-vis come bande riflettenti. Se lo sporco copre la parte fluorescente, la scarpa non svolgerà la funzione per la quale è progettata. Non è solo una questione estetica, ma di sicurezza.

Tutte le scarpe in pelle si possono pulire con un panno imbevuto d’acqua o, in caso di macchie, con un goccio di aceto. Le scarpe scamosciate, invece, non si possono bagnare. Si puliscono con una spazzola a setole morbide o un vecchio spazzolino da denti, che rimuoverà in una sola passata polvere e sporco accumulato. Per macchie più ostinate gomma da matita o cotone idrofilo imbevuto nel latte, che toglie anche le chiazze d’olio.

Molte scarpe da lavoro hanno un plantare estraibile. Per eliminare i batteri causa di cattivo odore, questi plantari andrebbero tirati fuori tutte le sere e lasciati a prendere aria per eliminare sudore e umidità. Il plantare va comunque regolarmente lavato, si può fare facilmente a mano con acqua a sapone neutro. Prima di essere reinserito deve essere perfettamente asciutto.

Le scarpe da lavoro vanno in lavatrice?

Una domanda che i clienti ci pongono spesso è se le scarpe da lavoro si possono lavare in lavatrice. Sarebbe meglio di no, a meno che sulla confezione non sia espressamente scritto. In ogni caso, mai superare i 40 gradi e andarci piano con la centrifuga. 

Le scarpe con puntale in acciaio, ad esempio, si possono lavare solo a mano, anche perché in caso contrario si rischia di sciupare sia le scarpe che la lavatrice. In ogni caso, una volta lavate, le scarpe da lavoro devono essere rapidamente asciugate. 

Vietati asciugatrice, phon e termosifoni che potrebbero danneggiare i materiali tecnici e deformare la soletta. Vanno posizionate invece in un luogo ventilato e sempre con la punta rivolta verso l’alto. Il tacco, infatti, è la parte più pesante, e per questo deve stare appoggiato a terra o con il suo peso potrebbe far piegare la suola della scarpa.

Le scarpe da lavoro non vanno lasciate al sole, che potrebbe danneggiare il materiale della tomaia e compromettere l’aspetto estetico dei colori. 

Curare e osservare

La suola in poliuretano è la più comune tra le scarpe antinfortunistiche. Si tratta di un materiale leggero e ammortizzante, altamente performante. Ma è anche soggetto a deterioramento, soprattutto in caso di inutilizzo ed esposizione a luce diretta. Il processo di pulizia, infatti, serve anche a questo: la scarpa va guardata, controllata, e quindi trattata a dovere. Se la suola è crepata o si sgretola facilmente, è ora di comprare un nuovo paio di scarpe. 

Anche le migliori scarpe, a un certo punto, arrivano a fine corsa. La scarpa antinfortunistica sciupata va sostituita quanto prima, perché può compromettere la sicurezza del lavoratore.

Quindi, pulire le scarpe è fondamentale. Oltre all'indubbia questione igienica, parliamo di una buona manutenzione, l’unico mezzo per garantire che effettivamente la scarpa faccia il suo dovere. Certo, una volta a casa dopo una giornata in cantiere o al lavoro, pulire le scarpe è probabilmente l’ultima cosa che vorremo fare, è uno sporco lavoro, si sa, ma va fatto. 

Ogni lavoratore ha il compito di prendersi cura della propria attrezzatura e ormai dovrebbe essere chiaro che le scarpe antinfortunistiche non sono solo capi di abbigliamento, ma veri strumenti di protezione. Averne buona cura è indispensabile.