Abbigliamento da lavoro Portwest ignifugo: guida alle norme

Nei lavori in cui esiste il pericolo di contatto con il fuoco, proteggersi è davvero essenziale. Non si tratta solo di rispettare le regole, ma di salvaguardare la propria vita. Il fuoco, si sa, può avere effetti devastanti e la scelta di un abbigliamento di ottima qualità dovrebbe essere la norma. Portwest offre ben cinque linee di abbigliamento ignifugo, conformi alle norme vigenti e collaudate anche per i test facoltativi. Si tratta di articoli dalle eccellenti performance prodotti con materiali innovativi, frutto della ricerca sui tessuti ignifughi che l’azienda porta avanti da anni.

Le normative

L’abbigliamento da lavoro, per essere dichiarato ignifugo, deve rispettare alcune normative. Vediamole più nel dettaglio.

La EN ISO 11612 definisce i requisiti per gli indumenti di protezione contro il calore e la fiamma. L’abbigliamento ignifugo viene sottoposto a sei prove di resistenza e classificato in base ai livelli di prestazione per ognuna: A propagazione limitata della fiamma (2 livelli di prestazione ); B calore convettivo (3 livelli di prestazione); C calore radiante (4 livelli di prestazione); D spruzzi di allumino fuso (3 livelli di prestazione); E spruzzi di ferro fuso (3 livelli di prestazione); F calore da contatto (3 livelli di prestazione). Un pantalone F3, ad esempio, avrà la massima resistenza contro il calore da contatto.

La EN ISO 11611 certifica l’abbigliamento di protezione usato comunemente in saldatura. Anche questo settore necessita di abbigliamento ignifugo, poiché esiste il pericolo di contatto con la fiamma. Questi capi devono proteggere anche da spruzzi di metallo fuso, contatto con conduttori elettrici, calore radiante e scossa o arco elettrico. L’abbigliamento viene sottoposto a due test per determinarne la resistenza e il grado di propagazione della fiamma: un campione di tessuto viene sottoposto alla fiamma nel suo punto centrale (A1 accensione superficiale) oppure al bordo inferiore (A2 accensione al bordo). Gli indumenti possono essere conformi ad A1 oppure ad A2 o anche a entrambe. Si suddividono inoltre in due classi in base al livello di protezione: la classe 1 garantisce le prestazioni minime, la classe 2 una protezione superiore in caso di rischi maggiori. È il caso della linea Bizflame Plus Portwest: tutti i capi sono in classe 2 A1+A2.

Anche la norma EN ISO 14116 definisce i requisiti per l’abbigliamento ignifugo individuando tre categorie in base alla resistenza alla fiamma. La prima comprende capi che non ne permettono la propagazione né la diffusione di bagliore residuo ma non hanno una grande resistenza meccanica e per questo non possono essere indossati a contatto con la pelle. I capi della terza categoria hanno tutte le caratteristiche dei precedenti e in più non si forano, oltre ad avere un’ottima resistenza al fuoco. La giacche della linea Modaflame Portwest, ad esempio, offrono il maggior livello di protezione e sono anche impermeabili, traspiranti e antivento.

Una protezione sicura per i vigili del fuoco

I vigili del fuoco sono la categoria più esposta al rischio incendio, e per questo l’abbigliamento a loro destinato deve rispondere a una norma specifica, la EN 469. Questi capi di abbigliamento devono essere anche impermeabili, ad alta visibilità e resistere al calore, alla propagazione della fiamma e allo strappo. Portwest, con la linea Solar, offre una vasta gamma di completi per squadre antincendio. Si tratta di articoli ad altissima performance, composti da tre strati: il più esterno protegge dal fuoco e dal calore convettivo, quello intermedio impedisce all’acqua di penetrare e lo strato termico interno fa da barriera al calore da fiamma ravvicinata.

La ricerca Portwest sui tessuti ignifughi

La prova facoltativa ISO 13506 è la più realistica per quanto riguarda l’abbigliamento ignifugo. Si tratta del test sul manichino, ovvero la simulazione di un incendio su un manichino completamente vestito e dotato di più di cento sensori che registrano la variazione di energia termica in ogni singolo punto del corpo.

Questi dati forniscono una previsione del danno, classificato in ustioni di primo, secondo o terzo grado. Le tute da lavoro Portwest della linea Bizflame hanno riportato prestazioni superiori alle equivalenti degli altri marchi e i risultati previsionali di ustioni sono prossimi allo 0%. Lo speciale tessuto ignifugo è composto da cotone 99% e fibra di carbonio 1% ed è rifinito da cuciture triple che garantiscono la massima durata e resistenza a strappo.

Non solo protezione da fiamma e calore 

Inoltre, i caso di incendio si sviluppa di solito una cappa di fumo. Per questo è fondamentale che l’abbigliamento ignifugo sia anche ad alta visibilità, ovvero conforme alla EN ISO 20471. Questa norma europea descrive le caratteristiche di capi con superficie fluorescente e inserti di materiale riflettente. Esistono 3 classi di indumenti conformi: dalla prima, di livello minimo, alla terza, che offre il massimo livello di protezione ed è adatta anche a chi lavora su autostrade o piste aeroportuali.

Portwest è particolarmente attenta alla qualità della banda riflettente, e per questo la sottopone a test supplementari con retroreflettometro e spettrofotometro per garantirne la perfetta efficienza.

Abbigliamento da lavoro a norma internazionale

Le norme USA che regolano l’abbigliamento ignifugo sono la NFPA (National Fire Protection Association) 70 e la NFPA 2112. La prima riguarda in generale la sicurezza elettrica, ma pone particolare attenzione alla protezione da arco elettrico. In caso di arco elettrico, l’80% delle lesioni consiste in ustioni, per cui anche gli elettricisti che si trovano vicino a un impianto potenzialmente a rischio devono indossare un abbigliamento ignifugo.

La NFPA 2112 è forse la norma più completa per quanto riguarda l’abbigliamento ignifugo. Comprende una serie di test che misurano la performance di trasferimento di calore, la resistenza alla fiamma, al calore e il rischio di fusione dei materiali.

La prova standard per abbigliamento ignifugo è l’ASTM (American Society of Testing and Materials) F1959. I capi vengono sottoposti ad arco elettrico per testarne la resistenza termica. Si misura quanto calore trasmette il tessuto al variare dell’energia rilasciata dall’arco e quindi, in base al modello matematico della curva di Stoll, si incrociano i dati di energia termica e tempo di esposizione e si prevedono il tipo di ustioni. 

L’altro test è l’ASTM F1506. Consiste in una prova generale per valutare la resistenza alla fiamma dei tessuti, che devono dimostrare anche resistenza allo strappo e solidità del colore.
 

Vigili del fuoco, elettricisti, saldatori, ma anche addetti all’estrazione e alla raffinazione: i settori in cui esiste un rischio di incendio sono molteplici. Sebbene ogni categoria abbia specifiche tecniche proprie, un abbigliamento ignifugo di ottima qualità è fondamentale per tutti. Il rischio è enorme e questi professionisti non possono certo permettersi di trascurare la loro sicurezza. Affidarsi a un’azienda come Portwest, che da anni è leader nel settore, è davvero una garanzia.